Cara Pellicola, ti scrivo…ovvero…I know I’ll see you again, whether far or soon…

Cara Pellicola,

che strano scriverti oggi…o forse non c’è giorno migliore per farlo. Dicono che da domani non ci sarai più, ma come si può far scomparire qualcosa da un giorno all’altro? E’ come se dicessero “da domani, smetti di amare”…non è come la stagione dei saldi o le offerte speciali del supermercato…non puoi smettere di esistere, perché senza di te cosa saremo noi vecchi cinematografari nostalgici?
Senza di te non ci saranno più i proiezionisti, quelle figure mitologiche, custodi di profondi segreti. Senza di te cosa sarà la cabina di proiezione? Un ventre vuoto e arido. Senza di te non ci saranno più i rulli e le pizze…e come faranno a sbagliare rullo mandando prima il secondo tempo? A me è capitato, sai? Con The Dreamers di Bertolucci. Odeon di Milano, 2003. Per fortuna l’avevo già visto…

Cosa sarà il cinema senza il tuo inconfondibile rumore? O meglio il rumore del tuo scorrere nel proiettore. Quel fruscio che è l’inconfondibile rumore della vita, perché è lo scorrere del tempo. Cosa sarà il cinema senza il tuo inconfondibile odore? Non saprei descriverlo…è come l’Amortentia di Harry Potter, il filtro d’amore più potente al mondo…ognuno sente gli odori che ama…Io sento l’odore di carta antica, di salsedine e di pane appena sfornato.
Cosa sarà il cinema senza la moviola e la censura fai da te? Nessuno potrà più togliere i baci e le coppie ai bordi del letto con un piede per terra. Nessuno potrà più bruciarti in pubblica piazza per offesa alla morale. Nessuno potrà più dimenticarti all’autogrill.


Nessuno conterà più i metri. Ci saranno solo i Gb. Nessuno caricherà più il magazzino. Ci sarà solo lo “scarico”. Non servirà più l’mdp. Non ci sarà più nessuno che ti porterà sul sedile posteriore di una Uno verde come se da te dipendesse tutta la sua vita. Non ci sarà più bisogno di mantenere la giusta temperatura e la giusta umidità. Niente più graffi o colori sbiaditi. Niente più piani sequenza alla Hitchcock. Niente più voci in asincrono per colpa della banda sonora. Niente più 25 fotogrammi al secondo.

Non dico che non esisterà più il cinema o che il cinema che verrà sarà meno bello, ma sarà diverso. Perderà quel pizzico di magia che lo rendeva “l’ultima meraviglia del mondo civilizzato” (parole di Dracula, non mie!).

Mi mancherai, Pellicola, nonostante il nostro sia stato un amore estivo…di quelli che durano sino al ritorno a casa. Un amore adolescenziale con cui ho riempito le pagine di un diario invernale chiamato vita. Sono stata fortunata ad averti nella mia vita. Chi ha iniziato a lavorare dopo di me, forse, non ti conoscerà mai ed è un peccato, perché non sapranno mai quello che io so. Non proveranno mai quella quieta e nostalgica malinconia che si vive prima della rivoluzione.

Addio…o forse Arrivederci…

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3 risposte a “Cara Pellicola, ti scrivo…ovvero…I know I’ll see you again, whether far or soon…

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